Recensione "Il trono di spade - vol.1" di George R.R Martin



Benvenuti cari lettori! Come state?
E' il momento di tornare con una nuova recensione! In attesa di iniziare con il #gdlstalkingjack dedicato alla tetralogia di Kerri Maniscalco, in partenza il 4 gennaio (per informazioni lasciate un commento qui sotto) è il momento di porre la parola "fine" almeno per ora, al mondo di Martin. Una lettura non di certo semplice e molto controversa... ma bando alle ciance e veniamo alla recensione!



TITOLO:
Il trono di spade

AUTORE:
George R.R Martin

EDITORE: Mondadori

PAGINE: 425

PREZZO: 12€

GENERE:
Fantasy

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Trama:
In una terra fuori dal mondo, dove le estati e gli inverni possono durare intere generazioni, sta per esplodere un immane conflitto. Sul Trono di Spade, nel Sud caldo e opulento, siede Robert Baratheon. L'ha conquistato dopo una guerra sanguinosa, togliendolo all'ultimo, folle re della dinastia Targaryen, i signori dei draghi. Ma il suo potere è ora minacciato: all'estremo Nord la Barriera - una muraglia eretta per difendere il regno da animali primordiali e, soprattutto, dagli Estranei - sembra vacillare. Si dice che gli Estranei siano scomparsi da secoli. Ma se è vero, chi sono quegli esseri con gli occhi così innaturalmente azzurri e gelidi, nascosti tra le ombre delle foreste, che rubano la vita o il sonno a chi ha la mala di incontrarli?

Ed eccoci qui a parlare del primo volume delle "cronache del ghiaccio e del fuoco", una saga infinita, non ancora terminata al centro di diverse dispute: o si ama o si odia? Forse!
Personalmente sono appena all'inizio e non posso ancora dire in quale fazione mi schiero... ebbene si, non mi ha conquistata anzi mi ha lasciata perplessa e affaticata. Non lo condanno di certo, anzi sono quasi certa di dargli una seconda possibilità con il secondo volume "Il grande inverno" ma per ora non ne esco entusiasta nonostante le numerose potenzialità raccolte nella trama in alcuni punti la storia langue, risulta noiosa e poco chiara... i cliffnager presenti mandano il lettore in confusione. Mille nomi, luoghi, personaggi, focalizzaizoni... a livello di trama ci ritroviamo una trama spezzattata, intrecciata e appena accennata: la fabula e l'inteccio non coingidono. La narrazione avviene seguendo punti di vista diversi, a volte discordanti, di personaggi diversi, coinvolti in "storie" apparentemente diverse, in luoghi e tempi differenti: certo alla base tutto fa riferiemento ai 7 regni e al Trono di Spade. Seguiamo quindi la vicenda addentrandoci e conoscendo le storie e le avventure dei singoli personaggi saltellando a destra a e sinistra come canguri: avrei senza alcun dubbio preferito parti intere dedicate ad un solo personaggio piuttosto che un salto continuo... ogni capitolo ha un POV differente e una storia differente, salvo pochi casi in cui due personaggi si incontrantano.
Le storie però nella loro singolarità sono particolari e abbastanza interessanti, nonostante lo stile di scrittura sia abbastanza pesante, e non credo sia solo perchè siamo davanti ad una pietra miliare dell'epic fantasy quanto piuttosto sia legato allo stile personale dello scrittore che risulta estremamente dettagliato e a tratti anche arcaico e ricercato, è, in qualche modo piacevole leggere le vicessitudini dei vari personaggi.
I personaggi sono ben caratterizzati e interessanti, dotati di una buona forza "ammaliatrice" tanto da farti affezionare a loro in poco tempo: cosa estremamente sbagliata quando si tratta di Martin... Non affezionatevi mai!
Nonostante lo stile non sia accattivante la trama offre ottimi spunti, potrebbe essere un grande fantasy: ha tutti gli elementi in regola... dai personaggi, dall'ambientaizone epica, alle creature magiche, alle lotte sanguinose... insomma, ha un gran potenziale ed è per questo che mi spiace non essere stata trascinata subito in questo mondo con entusiasmo, d'altro canto nemmeno la prima stagione della serie tv mi aveva rapita, ma darò sicuramente una possibilità al secondo volume perchè davvero la storia sembra interessante e dotata di ottimi "spunti" se solo fosse più lineare e di maggior comprensione e scorrevolezza... perchè arrivi ad un certo punto che desideri sapere come evolve ma BAM ti ritrovi in un POV diverso e ti verrebbe voglia solo di saltare delle pagine, soprattuto se il personaggio protagonista non lo sopporti...
Nel complesso si è rivelata una lettura interessante e dalle potenzialità, priva di entusiamo eccessivo, lanquida in alcuni punti e non troppo scorrevole... ma gli elementi fantasy sono accurati e questo mi piace. Non lo consiglio a tutti ovviamete: se cercate una lettura leggera e rapida non fa per voi, se amate Tolkien (come me) potete dargli una possibilità e soppesare se entrare nel mondo degli amanti del trono o starne fuori. Io rimando la mia sentenza al secondo capitolo della saga...


CONSIGLIATO: Ni
VOTO:


Best Wishes ♥
Lu

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