World Prematurity Day 💜


Benvenuti lettori e lettrici! Come saprete da qualche tempo abbiamo inaugurato una nuova rubrica dedicata alle giornate mondiali. Saltuariamente infatti sul blog potrete trovare post simili a questo per celebrare alcune giornate relative a determinate tematiche.
Oggi 17 novembre 2020 si celebra la Giornata Mondiale della Prematurità o WWorld Prematurity Day.
In questo momento di emergenza sanitaria e di difficoltà mi sembrava apportuno porre attenzione a tale giornata per ricordare che l'emergenza sanitaria influisce su tutti, anche sui più piccoli che magari stanno già lottando per sopravvirere... restare nella termoculla o lontano dalla mamma non è facile; già in condizioni "standard" poter abbracciare il proprio bambino prevede una serie di regole importanti e difficili, dalla vestizoone all'attenzione figuriamoci in emergenza sanitari! Perchè lo so? Non tanto per ricerca ma per racconti: sono nata premautura. I miei genitori mi hanno sempre raccontato la difficoltà dei primi mesi e le preoccupazioni nonostante io stessi crescendo bene e seguissi uno sviluppo regolare.
Quindi perfavore, pensate a tutto ciò che comporta un "isolamento" dell'ospedale, per tutti coloro che necessitano di cure costanti per altre patologie o altri motivi prima di lamentarvi perchè non potete andare a fare shopping e curiosare nei negozi, dove magari non comprerete nemmeno mai nulla... Non voglio essere polemica percui mi fermerò qui, ma vi invito alla riflessione. Torniamo a questa giornata...
L'italia oggi si colora di viola! E' questo il colore scelto per i nati prematuri, un colore che mescola rosa e azzurro e rende tutti uguali...
Istituita nel 2008 grazie alla European Foundation for the Care of Newborn Infants (EFCNI) e riconosciuta dal Parlamento Europeo si celebra ogni anno il 17 novembre al fine di sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sui rischi che una nascita prematura comporta, informare sulle strategie di prevenzione e promuovere la ricerca scientifica sull’identificazione delle cause insieme a una cultura attenta al bambino e alle famiglie.
Ma chi sono i bambini prematuri?
Si definisce bimbo prematuro quello che nasce prima della 37esima settimana di gestazione.
In Italia ogni 10 parti uno è pretermine e tale evenienza è responsabile di circa la metà delle morti neonatali, ovvero quelle che avvengono entro 28 giorni dalla nascita. I bambini che nascono sotto le 32 settimane vengono definiti “molto pretermine” e quelli che nascono sotto le 28 settimane “estremamente pretermine”. Più prematuro è il parto e più è complesso il percorso di crescita e più sono probabili complicazioni.
Per chi non lo sapesse il bimbo prematuro necessito di ricovero in Terapia Intensiva Neonatale (TIN) indispensabile per le terapie necessarie al supporto del neonato che non avendo ancora sviluppato completamente organi ed apparati, non è in grado far fronte alla vita fuori dal grembo materno... Ciò per quanto difficile per il bambini che inizia a "lottare per la sopravvivenza" molto presto risutla difficile anche per i genitori e i familiari che si trovano in una situazione inaspettata, difficile da comunicare e condividere, che può generare maggiori livelli di ansia, stress e depressione rispetto ai parti a termine.
Mio padre faceva km e km al giorno per venirmi a vedere attraverso un vetro per soli 20 minuti, mia madre per il primo mese non ha potuto vedermi solo in foto in quanto anche lei ricoverata in un altro reparto per complicazioni. Non è sicuramente stato un periodo facile per la nostra famiglia: mio padre sembrava una trottala tra e me mia madre, la casa e il lavoro...
Eppure nessuno pensa mai a quanto possa essere complesso emotivamente, anche se poi alla fine va tutto bene... Nel corso delgi anni le tecniche sono un pò cambiate infatti recenstemente sono state implementate pratiche che si sono dimostrate utili nel supportare la relazione genitori-figlio, come ad esempio la possibilità per i genitori di vedere il bambino in qualsiasi momento (cosa non possibile anni fa) oltre al loro coinvolgimento attivo nella cura del neonato, supportando, anche in queste circostanze, l’allattamento esclusivo. Inoltre il contatto pelle-a-pelle e la marsupioterapia, gesti semplici che aiutano il bambino a crescere e a sentirsi protetto, rappresentano un’opportunità anche per il partner. Alcune TIN propongono infine momenti di lettura per i bambini, che possono aiutarli ad entrare in contatto con il mondo esterno attraverso la voce dei loro familiari. Piano piano sta cambiando qualcosa, ed ecco perchè è importante la sensibilizzazione...
Se vi state chiedendo le cause e i fattori di rischio sono molteplici: da una gravidanza sregolata (abuso di sostanze), alla predisposizone genetica, all'insorgere di patologie o complicazioni durante la gravidanza... Su cosa si pò intervenire? Sul primo fattore di rischio citato in quanto c'è una correlazione tra le nostre scelte e gli esiti.
Mi raccomando, nel momento di una gravidanza seguite tutti i consigli che vi vengono dati! Fate sacrifici e non lamentatevi, ne varrà la pena!


Best Wishes ♥
Lu

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