Recensione "Kitchen" di Banana Yoshimoto


Bentrovati cari lettori! E' martedì, la settimana è oramai iniziata a tutti gli effetti... prima o poi arriveranno che le vacanze! Ma non continuiamo a perderci in sproloqui inutili e veniamo subito al motivo di questo post: una nuova recensione. E' il momento di recuperare un po' di recensioni librose arretrate... iniziamo con Kitchen di Banana Yoshimoto, romanzo molto particolare...

TITOLO:
Kitchen

AUTORE:
Banana Yoshimoto

EDITORE:
Feltrinelli

PAGINE: 160

PREZZO: 8,50 €

GENERE:
Narrativa contemporanea

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Trama:

"Non c'è posto al mondo che io ami più della cucina...". Così comincia il romanzo di Banana Yoshimoto, "Kitchen". Le cucine, nuovissime e luccicanti o vecchie e vissute, riempiono i sogni della protagonista Mikage, rimasta sola al mondo dopo la morte della nonna, e rappresentano il calore di una famiglia sempre desiderata. Ma la famiglia si può non solo scegliere, ma anche inventare. Così il padre del giovane amico Yuichi può diventare o rivelarsi madre e Mikage può eleggerli come propria famiglia, in un crescendo tragicomico di ambiguità. Con questo romanzo, e il breve racconto che lo chiude, Banana Yoshimoto si è imposta all'attenzione del pubblico italiano mostrando un'immagine insolita del Giappone.


Ci troviamo davanti a un libro molto particolare, non solo per lo stile di scrittura ma anche per l'impostazione del romanzo. Banana Yoshimoto ha uno stile narrativo unico e estremamente riconoscibile: rapido,scorrevole, breve e molto semplice infatti spesso ci troviamo davanti ad una costruzione sintattica estremamente lineare con soggetto, verbo e complemento. E' quindi una lettura di rapido impatto e rapida scorrevolezza, molto fluida e piacevole. La narrazione ripercorre la vita di due ragazzi Micage e Yunchi: due vite differenti, due evoluzioni diffenti e due modi di percepire e affrontare le avversità. E' proprio questo a rendere degno di nota questo romanzo: le tematiche affrontate, seppur fatto in modo semplice e a tratti leggero, sono importanti e significative... è un romanzo ricco, seppur breve, di spunti di riflessione e di tematiche sociali affrontate e analizzate tramite la dicotomia dei personaggi e degli eventi. Non è una lettura superficiale: fonda la base per lo sviluppo di un pensiero critico mettendo in luce realtà e vissuti diversi ma spesso, attuali.
Chi di voi non ha perso, almeno una volta nella vita, una persona cara? Come avete reagito? Immagino nei più svariati modi proprio come i nostri protagonisti... ma questo è solo una delle tematiche affrontate in queste poche pagine: in poco più di 100 pagine ci troviamo ad affrontare una moltitudine di tematiche molto impegnative, vengono solo citate o leggermente presentate ma quanto basta in quanto, il resto della riflessione è lasciata all' interesse del lettore. Dal disagio e la solitudine giovanile all'alcolismo, dalla morte all'aviolinea sulle donne e al Gender, alla dicotomia amore e odio, alle passioni considerate elementi fondamentali alla costruzione di un futuro e al superamento di eventi traumatici grazie alle funzione di scaffolding che posso esercitare: tramiti attraverso cui eliminare, contrastare o far fluire le proprie emozioni e il proprio dolore. La resilienza è alla base di questo romanzo.
Nel complesso quindi è un romanzo di semplice lettura ma di complessi temi, piacevole da leggere e utile per riflettere: attraverso una narrazione che ricorda più un manga o un anime che un romanzo è possibile fare un viaggio, quasi a 360°, attraverso il disagio sociale che, in queste realtà moderna è sempre più in evoluzione. Consigliato a chi ama i romanzi di formazione, a chi studia o lavora nel sociale e a chi desidera conoscere un altro aspetto del Giappone.

CONSIGLIATO: Si
VOTO:


Best Wishes ♥
Lu

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