Recensione "Hamburger e miracoli sulle rive di Shell Beach" di Fannie Flagg



Benvenuti cari lettori! Come state?
Torna un nuovo appuntamento con i nostri GdL, è il momento di parlarvi dell'ultimo romanzo di Fannie Flagg letto con il club delle #cetriolinesottoaceto. E' il terzo romanzo di questa autrice e il terzo mese che questo GdL è attivo! Abbiamo ovviamente già scelto la prossima lettura, proseguiremo anche ad agosto con "In piedi sull'arcobaleno", finalmente! Ma bando alle ciance, e veniamo alla recensione!



TITOLO:
Hamburger e miracoli sulle rive di Shell Beach

AUTORE:
Fannie Flagg

EDITORE:
BUR- Rizzoli

PAGINE: 306

PREZZO: 11€

GENERE:
Narrativa contemporanea

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Trama:

Primavera 1952. Shell Beach è un posto come un altro, dove crescere. Certo, è la più sperduta cittadina del Mississippi, e forse trasferirsi laggiù per fare soldi facili con un chiosco sulla spiaggia non è stata un'idea brillante. Ma gli sballati progetti del padre di Daisy Fay Harper non lo sono quasi mai. Daisy Fay, invece, ha progetti più solidi per il futuro: diventare Miss America. E in attesa che il sogno si realizzi scrive sul suo diario tutto quello che le accade. Come dover entrare nel club delle debuttanti di Mrs Dot, assistere al divorzio dei genitori dopo il sospetto incendio del chiosco, aiutare il padre a vivere dei più strampalati espedienti - incluso far passare la figlia per morta e poi risuscitarla grazie alle miracolose doti di un ciarlatano - e non smettere mai di cercare ostinatamente la propria strada.

Ed ecco qui a parlare del libro protagonista della terza tappa del GdL dedicato a Fannie Flagg: un romanzo che ahimè, questa volta, mi duole dirlo mi ha lasciata insoddisfatta... o meglio indifferente. Non pensavo lo avrei mai detto.
Non mi dilungherò quindi troppo in questa recensione in quando davvero ho pochissime cose da dire e finirei per essere estremamente polemica.
"Hamburger e miracoli sulle rive di Shell Beach" non mi ha convinta, nemmeno un po' nonostante comunque lo stile della Flagg resti inconfondibile. Partiamo dai punti a favore: le tematiche di base affrontate restano importanti, anche se poco sviluppate, e significative... alcolismo, abbandono giovanile, disagio familiare, amicizia... sono solo alcune delle tematiche importanti che emergono dalle pagine di questo libro. Tematiche che però, questa volta restano lì, sospese tra le pagine quasi fine a se stesse come del la Flagg ci volesse dire "oh, ricordatevi che al mondo esistono queste cose!" e nulla più.
La trama è senza dubbio interessante e avvincente, sulla carta almeno, degna di tutte le storie quasi magiche di Fannie ma ahimè non decolla: manca la "storia" che c'è per carità ma non è amalgamata e completa, alcune cose sono lasciate in sospeso, mai approfondite. Appaio personaggi in continuazione, inseriti e poi abbandonati. Mi sono trovata molte volte a pormi la seguente domanda: "Ma mi interessa?"
Certo, il fatto che l'intero libro altro non sia che il diario scritto il prima persona dalla protagonista stessa e segua per tutta la narrazione questa impostazione non aiuta...
La narrazione risulta così lenta, noiosa, fine a se stessa e priva di sequenza logica se non temporale: una cosa che ho apprezzato però è che, con il passare del tempo e la crescita della giovane Daisy lo stile di scrittura del "diario" si è evoluto. Il passaggio dall'infanzia all'età adulta è stato ben rappresentato anche nello stile, ottimo lavoro: una Daisy adulta che avesse mantenuto lo stesso stile narrativo di una Daisy bambina mi avrebbe fatta storcere il naso parecchio!
I piccoli episodi divertenti o imprevisti presenti non sono bastati per farmi apprezzare la lettura, si sono sicuramente "ricordi" apprezzabili am completamente privi di interesse futuro. Una lettura poco impegnativa che non lascia il segno e non sviluppa nemmeno senso critico, nonostante qualche punto a favore non è una lettura che consiglierei per scoprire il mondo di Fannie Flagg. Ho fatto davvero fatica a leggerlo, a terminare le tappe e soprattuto mi è stato impossibile appassionarmi alla storia: non mi interessava continuare. Sono veramente amareggiata da questa cosa, a un neofita di Fannie non lo consiglierei mai... a un appassionato Ni, nel senso che se si vuole leggere l'intera bibliografia di Fannie è da leggere ma senza aspettative: partendo magari con zero aspettative si può apprezzare di più. Anche se credo fermamente che questo sia un libro che o si ama o si odia, senza mezzi termini e personalmente non lo metterei mai tra i miei libri "amati"... Opinione personale ovviamente, se volete dargli una possibilità liberi di farlo! Anzi mi farebbe piacere confrontarmi con voi, se lo avete letto fate sapere nei commenti cosa ne pensate. Noi del club delle cetriolini siamo tutte, più o meno, rimaste amareggiate da questa lettura. Peccato, un vero peccato! Speriamo di rifarci ad agosto...


CONSIGLIATO: No
VOTO:


Best Wishes ♥
Lu

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