Gli intramontabili#13: "Racconti del terrore" di Edgar Allan Poe
Bentornati in questa tredicesima puntata de "Gli intramontabili". Siete pronti a scoprire il protagonista di questa settimana? Oggi torneremo ad affrontare il lato gotico della letteratura con un grande classico letto da tutti gli studenti, o quasi, alle scuole medie o alle superiori: sto parlando de "I racconti del terrore di Edgar Allan Poe". Chi di voi non ha mai letto il racconto "il cuore rivelatore"? Credo che ricorderò per sempre l'ansia provocata da quelle poche pagine... oh Poe, maledetto e affascinate Poe, quante notti insonni a causa tua! Sinceramente non saprei dire se ho amato o odiato questo libro, so solo che mi ha segnata profondamente non solo nel mio vissuto ma anche nel mio modo di considerare la letteratura.
TITOLO:
Racconti del terrore
AUTORE:Edgar Allan Poe
EDITORE: Bur- Rizzoli
PAGINE: 456
PREZZO COPERTINA FLESSIBILE: 8€
GENERE: antologia, horror e letteratura gotica
Link IBSTrama: Se credete di conoscere il terrore, l’odore acre della paura, il brivido nato dall’orrore, è solo perché non avete ancora letto questo libro...
Vediamo, cosa potrei dire di questa raccolta di racconti? Ancora una volta non so da dove iniziare, o meglio credo che non ci sia modo di iniziare migliore se non citando una frase tratta dalla canzone "sogni appesi" di Ultimo.
"E dimmi che cosa senti se scopri di avere paura, brucia i consigli, alza il volume, l'ansia nasconde i sorrisi che ho..."Perché ho scelto questa strofa? E' semplice: è esattamente quello che ricordo di aver provato durante la lettura del primo racconto raccolto nel romanzo. Ansia. Ma non un'ansia legata a un motivo preciso, era più un'ansia immotivata scaturita dall'assenza di certezze e dal susseguirsi di emozioni, eventi e sensazione che scaturiscono da quelle pagine. Tu non sei il semplice lettore, tu sei il protagonista: tu senti il cuore battere nella tua testa anche se attorno a non c'è nulla. Tu vedi il gatto sotto al tavolo anche se in casa tua non ci sono gatti e così via... Tu cerchi non avere paura quindi chiudi il libro, annulli i pensieri e alzi il volume ma il cuore tu lo senti nella testa e l'ansia cresce. I racconti del terreo di Edgar Allan Poe sono questo: sono nella tua testa, sono in realtà in un certo senso la tua testa. Il modo di scrivere di Poe è evocativo ma non nel senso che è facile immaginarsi ciò che si sta leggendo, grazie alle descrizioni ma nel senso in cui le immagini prendono vita e diventano parte di te: le emozioni scorrono lungo la spina dorsale e l'ansia la senti dentro, la vivi in prima persona. Sei tu a vivere ciò che sta accadendo ai protagonisti. Come in ogni raccolta che si rispetti ci sono racconti che mi hanno colpita di più e che ho trovato più avvincenti di altri ma credo che questo sia assolutamente normale. Tra i miei preferiti posso citare "il cuore rivelatore", "Il gatto nero", "il pozzo e il pendolo" e "Il ritratto ovale". Tutti i racconti però hanno in comune non solo la carica emotiva e evocativa di cui ho parlato poco fa, ma anche la struttura è comune: nulla è mai chiaro e definito. Poe gioca molto sulla psiche del lettore ed è per questo è in grado di entrare nel profondo e nel proprio vissuto come un fiume in piena. Chiaro, fluido e scorrevole Poe è un maestro del terrore che sa giocare con le emozioni, la mente e le paure del lettore senza esagerare e sfocare in scene macabre o trucide: l'ansia è la protagonista. La paura è spesso generata, come conseguenza, dall'ansia e dalla tensione. Se amate gli horror o desiderate una lettura ricca dal punto di vista evocativo, il Racconti del terrore di Edgar Allan Poe sono quello che fa per voi!
Best Wishes ♥
Lu
Quanti ricordi...
RispondiEliminaPer un attimo mi hai fatto tornare adolescente. Quasi quasi lo rileggo :)
E' la stessa cosa che ho avvertito anch'io. Mi ricordo che lo lessi la prima volta a 13 anni, è stato piacevole riscoprirlo :)
Elimina˜Lu