Earth Day 🌷


Benvenuti lettori e lettrici! Oggi "Incontri Emergenti" lascerà spazio alla giornata mondiale della terra. Come abbiamo già anticipato l'ambiente è un'argomento che ci sta molto a cuore così abbiamo pensato di presentarvi una nuova iniziativa del blog iniziando proprio con questa giornata dedicata alla nostra "madre terra": siamo orgogliose di presentarvi una nuova rubrica legata strettamente alle giornate mondiali. Saltuariamente infatti sul blog potrete trovare post simili a questo per celebrare alcune giornate relative a determinate tematiche insieme al resto del mondo: è importante far sentire la propria voce.
Oggi 22 aprile è la giornata mondiale della terra.
Ma in cosa consiste questa giornata? E soprattutto, quando è nata?
L’Earth Day è la più grande manifestazione ambientale del pianeta, l’unico momento in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia. Voluta fortemente dal senatore statunitense Gaylord Nelson, e promossa ancor prima dal presidente John Fitzgerald Kennedy, nasce il 22 aprile del 1970 e da allora ogni anno le Nazioni Unita la celebrano il 22 aprile coinvolgendo 192 paesi del mondo e più di un miliardo di persone.
Il "terra day" si sviluppa anche come movimento universitario con il passare del tempo diventando un evento educativo, formativo ed informativo su larga scala arrivando a diventare, insieme a gruppi ecologisti un'occasione per valutare le problematiche del pianeta: dall'inquinamento di aria, acqua e suolo alla distruzione degli ecosistemi, passando per le migliaia di piante e specie animali in via d'estinzione, all'esaurimento delle risorse non rinnovabili.
Seppur presente da anni è solo negli ultimi decenni che, grazie all'avvento di internet, l'Earth Day è diventato popolare: è infatti possibile notare su Instagram, Twitter, Fb e gli altri social milioni di post e immagini relativa a questa meravigliosa giornata anche se è altrettanto triste ricordarsi nella nostra terra e della necessità di proteggerla solo un giorno all'anno perché gli #hastag spopolano sul web. Iniziamo a rispettarla ogni giorno e a ricordarci di quante risorse e quanti regali mette a nostra disposizione ogni giorno: è forte e resistente ma è anche molto debole e ha bisogno del nostro aiuto per rinascere e non morire, non distruggiamola. La terra ci accoglie ogni giorno senza volere nulla in cambio, rispettiamola e occupiamoci di lei così come lei si occupata di noi per tutto questo tempo nonostante tutto...

via GIPHY

Dopo questa piccola introduzione arricchita da una piccola riflessione personale voglio consigliarvi un breve racconto proprio dedicato all'ambiente e all'importanza di prendersene cura.
Scritto nel 1953 da Jean Giono "L'uomo che piantava gli alberi" è un breve racconto che narra della vita di un uomo solitario, invisibile alla società ed escluso, che dopo aver perso ogni cosa passa le sue giornate a piantare ghiande senza chiede nulla a nessuno o senza dare spiegazioni.
L'uomo che piantava gli alberi è una metafora di una società corrotta e crudele che poco si interessa al mondo e a ciò che sta accadendo: ciò che importa è il successo, la ricchezza e il riconoscimento sociale.
La natura è data per scontata, spesso ignorata e maltrattata. La gente, avida, pensa solo a se stessa, gli uomini di potere pensano solo a riempirsi le tasche a discapito degli altri: guerre, industri e inquinamento deturpano la terra rendendola povera e sterile ma lei non si lamenta e continua a fornirgli per quanto possibile tutto ciò che ha ma non basta.
Vi ricorda qualcosa?
"L'uomo che piantava gli alberi" è un breve racconto di una sessantina di pagine ricco di spunti di riflessione, in grado di far riflettere il lettore e fornire spunti di riflessione ricchi di emozioni e sensazioni che lo trasportano all'interno della pagine in compagnia di Elzéard Bouffier, il solitario pastore amante della natura, dall'inizio alla fine.
Scorrevole, incalzante e toccante resta tra le mani del lettore per poco tempo in quanto si legge in un attimo ma farlo uscire dal cuore e dalla mente non è facile: è uno di quei racconti che, insieme ai suoi personaggi e alle sue tematiche, ti resta nel cuore per tutta la vita.


TITOLO:
L'uomo che piantava gli alberi

AUTORE:
Jean Giono

EDITORE:
Salani

PAGINE: 64

PREZZO: 10€

GENERE: Racconto di narrativa


TRAMA:

Durante una delle sue passeggiate in Provenza, Jean Giono ha incontrato una personalità indimenticabile: un pastore solitario e tranquillo, di poche parole, che provava piacere a vivere lentamente, con le pecore e il cane. Nonostante la sua semplicità e la totale solitudine nella quale viveva, quest'uomo stava compiendo una grande azione, un'impresa che avrebbe cambiato la faccia della sua terra e la vita delle generazioni future. Una parabola sul rapporto uomo-natura, una storia esemplare che racconta "come gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi oltre la distruzione".

Qualche anno fa, nel 1987, il disegnatore francese Frédéric Back adattò questo romanzo e realizzò un cortometraggio omonimo che vinse numerosi premi tra il premio Oscar. E' un breve cortometraggio animato di circa 30 minuti dai colori pastello e i disegni appena accennati realizzato con la tecnica dell'acquerello, non ci sono dialoghi tra i personaggi ma solo suoni e rumori accompagnati da una colonna sonora caratterizzata da sali e scendi soggettivi ed evocativi e da una dolce narrazione.
Credo che tutti dovrebbero leggere questo racconto e vedere il cortometraggio per entrare un po' di più in contatto con il mondo che ci circonda.
Vi lascio di seguito il video del cortometraggio visibile gratuitamente su "Youtube".



CONSIGLIATO: Si
VOTO:
Best Wishes ♥
Lu

Commenti

  1. Mi piace questa nuova rubrica. Spero abbia un luuuuungo seguito ;)

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    1. Grazie! Lo speriamo anche noi! Stiamo cercando di fare del nostro meglio :)

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