Social Theme...#1: Le parole che non riesco a dire
Benvenuti lettori e lettrici!
Siamo orgogliose di presentarvi una nuova rubrica, a cadenza casuale, dedicata ai libri, ai film e alle serie tv che riguardano tematiche sociali quali ad esempio la disabilità, il disagio sociale, la psicologia, l'uso di sostanze psicotrope, la comunità LGBT ecc... .
Questa rubrica sarà quindi dedicata a tutti quelle narrazioni spesso ritenute "scomode" perché trattano argomenti, sociali, di cui ancora oggi si preferisce non parlare... tematiche poco conosciute e ricche di pregiudizi: è la rubrica più attuale di tutto il blog.
Vi presenteremo quindi una serie di narrazioni che potremmo volendo definire di "formazione": è giusto aprire gli occhi.
La realtà è formata da tanti sfondi possibili e meravigliosi. Crediamo che sia importante entrare in contatto con la realtà che ci circonda conoscendola e comprendendola, limitando così processi di esclusione; perché ricordate che la diversity è una possibilità, non una condanna.
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Inauguriamo quindi, questo nuovo spazio del blog, approfittando della giornata mondiale dell'autismo, 2 aprile scorso, con "Le parole che non riesco a dire" di Andrea Antonello.
Chi è Andrea?
E' un ragazzo, uno scrittore, forse quasi un poeta: scrive piccole poesie per presentare il mondo che lo circonda. E' un pensatore, qualcuno in grado di far riflettere chi lo ascolta: collega sfondi e scenari possibili.
Andrea è un ragazzo consapevole del proprio autismo che cerca di spiegare a chi gli sta attorno che cos'è l'autismo liberandolo da stereotipi o pregiudizi insiti nella nostra società.
Ma che cos'è l'autismo?
L'autismo, secondo il DSM, è un disturbo del neuro-sviluppo che coinvolge principalmente l'area linguistica e l'area sociale e che si manifesta con determinati comportamenti quali l'assenza di interazione sociale, la ristrettezza d'interessi e la presenza significativa di stereotipie.
Siete sicuri di aver capito cosa sia da queste poche righe? Credo di no e sinceramente credo che tutto questo sia anche molto riduttivo. Quello dell'autismo è un mondo da scoprire, da conoscere, comprendere e accettare. Andrea, con i suoi pensieri, cerca di fare proprio questo: presentarci il suo mondo.
TITOLO:
Le parole che non riesco a dire
AUTORE: Andrea Antonello
EDITORE: Mondadori
PAGINE: 60
PREZZO: 9,90€
GENERE: Romanzo di Formazione, Raccolta di pensieri TRAMA:I pensieri di Andrea sulle emozioni e sul rapporto con gli altri prendono forma di poesie al tempo stesso semplici e profonde, rivelando una consapevolezza e una sensibilità fuori dal comune. Andrea Antonello, il ragazzo autistico protagonista di Se ti abbraccio non aver paura, racconta ai bambini e ai loro genitori e insegnanti che cosa significa vedere il mondo al contrario, essere «speciali difficili divertenti», essere «opera diversa». I pensieri di Andrea sulle emozioni e sul rapporto con gli altri prendono forma di poesie al tempo stesso semplici e profonde, rivelando una consapevolezza e una sensibilità fuori dal comune. Le parole di Andrea sono accompagnate da illustrazioni delicate e commentate da testi che consigliano come affrontare i comportamenti di un ragazzo autistico come lui.
I MIEI PENSIERI IN BREVE
Che dire? Non è facile mettere insieme le idee relative a questa breve raccolta di pensieri. Emozioni, brividi e riflessioni emergono al termine di ogni riga. Non importa quanto lungo o breve sia il pensiero di Andrea perché in ogni caso ti travolgerà come un fiume in piena: da pochi versi o parole, si scatenano emozioni grandissime e dirompenti in grado di far emergere riflessioni profonde in modo naturale tanto che un manuale di psicologia non potrebbe mai farle nascere. Ho studiato i disturbi dello spettro autistico per anni, su diversi manuali e con diverse modalità ma era sempre tutto troppo statico. Questa raccolta di pensieri, invece, è riuscita ad aprire la porta verso questo mondo, o meglio scenario, con una forza e una chiarezza disarmante: nulla è stato più lo stesso. Lavoro con l'autismo da parecchi anni e posso dire che quello dell'autismo è senza dubbio un mondo tanto complesso quanto affascinante, arricchito dalle potenzialità e dalle personalità, forti e presenti, di questi ragazzi che, come tutti, sono tra loro diversi e in mutamento continuo. Andrea mi ha permesso di fare un piccolo passo in più e vedere la realtà con occhi diversi tenendo sempre presente dettagli, anche piccoli e apparentemente insignificanti, che prima magari ritenevo ininfluenti e sfuggivano alla mia attenzione ma che sicuramente non era sfuggiti all'attenzione dei ragazzi. Credo che chiunque, di qualunque età, religione o pensiero dovrebbe leggere "le parole che non riesco a dire" e conoscere Andrea, non solo per conoscere l'autismo un pochino di più liberandosi dei pregiudizi ma anche per imparare a guardare la propria vita e il proprio scenario, in cui si è inseriti, con occhi diversi: ci sono cose che ignoriamo, o non vediamo, che in realtà dovremmo considerare in quanto estremamente fondamentali per noi stessi e gli altri.
"Le parole che non riesco a dire" è una raccolta di pensieri, arricchita da disegni spettacolari, in grado di far leva sulle emozioni e le sensazioni del lettore trasformando ciò che si sento in pensiero critico e riflessione introspettiva. Attraverso l'analisi delle emozioni presentate nel testo è possibile, inoltre, comprendere come spesso un'emozione, o una sensazione, di difficile comprensione possa essere travisata, non solo da chi osserva ma anche da chi prova l'emozione stessa, creando così involontariamente una serie di conseguenze significative: se per noi stessi non è facile comprendere tutto ciò che ci capita non lo è neanche per un ragazzo con autismo e tutto ciò diventa ancora più complesso se l'espressione di ciò che sta accadendo non segue canoni standard a cui la società è abiutiata. La cosa più importante è l'attenzione: notare i dettagli e comprendere ciò che ci sta attorno senza tralasciare nulla sono le prime cose da fare per pensare in ottica inclusiva.
Tra le pagine sono inoltre presenti ottimi spunti di riflessione ed esempi pratici su come sia possibile attuare un percorso di inclusione per un ragazzo con autismo all'interno della società: dall'ordinare un thè al bar a svolgere altre attività della vita quotidiana.
Il libro è si una finestra sul mondo di Andrea, sulle sue emozioni e sulla sua personalità ma è anche una giuda per la società in quanto offre ottimi spunti per pensare a una società inclusiva volta a far conoscere ed accettare ragazzi come Andrea.
Assolutamente consigliato a tutti quanti
Best Wishes ♥
Lu
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