Recensione "Racconti di amori e solitudini" di Dante Zucchi
Benvenuti cari lettori in questo nuovo appuntamento di Incontri Emergenti, una rubrica a cadenza settimanale in cui presenteremo nuovi autori e nuovi romanzi che per la prima volta si affacciano nel panorama letterario: siano essi autopubblicati o pubblicati da una casa editrice, più o meno famosa.
Vi ricordo che siamo sempre alla ricerca di novità nella speranza di trovare piccole perle nascoste agli occhi dei più ma meritevoli di attenzione e visibilità.
Oggi vi presenteremo un libro molto complicato, da capire e da interpretare. Questo libro, breve ma intenso, è un misto tra un semi-horror e avventura.
Vi ricordo che siamo sempre alla ricerca di novità nella speranza di trovare piccole perle nascoste agli occhi dei più ma meritevoli di attenzione e visibilità.
Oggi vi presenteremo un libro molto complicato, da capire e da interpretare. Questo libro, breve ma intenso, è un misto tra un semi-horror e avventura.
TITOLO:
Racconti di amori e solitudini
AUTORE: Dante Zucchi
EDITORE:Independently published
PAGINE: 91
PREZZO: 9,99
GENERE: Racconti Trama:Solitudini è una raccolta di storie sulla solitudine umana. Siccome la matrice di questa condizione non solo fisica, ma anche e soprattutto psicologica, non è univoca, ma molto varia, abbiamo voluto che il titolo della raccolta rimarcasse queste diversità, ben consci che qualsiasi opera, per tanto amplia sia, non potrebbe mai essere esaustiva di tutte le solitudini umane possibili. Da quella cosmica che l’uomo sente perché non ha risposte esistenziali che si aspetta da un dio di cui l’uomo stesso dubita l’esistenza; alla solitudine per incomprensioni, tradimenti, violenze subite, morte; alla solitudine vissuta da persone ritenute facili bersagli e incapaci di difendersi su cui si scagliano comportamenti vessatori di carattere psicologico e fisico per mero divertimento o con lo scopo di imporre una leadership di gruppo fine a se stessa, oggi comunemente chiamata bullismo.Come diverse sono i motivi scatenanti, così diverse sono le reazioni dell’uomo alla situazione di malessere. Dalla rassegnazione, allo sforzo di opporsi e di “saltarci fuori”, alla ribellione radicale.Alle volte queste situazioni di disagio sono talmente ben camuffate e così ben inserite nel contesto sociale da ritenersi “normali”, altre volte è la nostra paura a reagire che ci frena, e che ci rende complici, per poi meravigliarci e rimanere molto ipocritamente sorpresi, di fronte alle conseguenze. Di fatto la nostra realtà umana, ieri come oggi, è piena di solitudini; spesso basta non fingere e non voltarsi dall’altra parte per riconoscerle.
Ogni storia è un piccolo viaggio interiore di gente comune che si ritrova a dover affrontare una delle più grandi difficoltà dell’umanità: la solitudine. Chi per una delusione d’amore, chi per mancanza di coraggio o per sottostare agli ordini di un padrone, l’uomo si ritrova solo, a sopravvivere, dopo aver assaporato quanto può essere amara la vita. Molto coinvolgente anche se inizialmente, forse proprio per la prima storia, mi è risultato leggermente lento. Questi racconti sono profondi, schietti e autentici.
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