Recensione "Enrico e L'extraterrestre" di Maria Stefania Piras



Benvenuti al consueto incontro con "incontri Emergenti" del lunedì, questa settimana la rubrica vedrà una piccola modifica in quanto introdurremo la parte relativa alle recensioni. Se generalmente ci occupiamo di segnalare un romanzo di un autore emergente, accompagnato al massimo da qualche piccola opinione a caldo riguardo i primi capitoli, quest'oggi invece andremo non solo a presentarvi l'opera in questione ma abbiamo deciso anche di parlarvene interamente. Preparatevi a conoscere Enrico e Matteo, due bimbi molto curiosi e ricchi di idee... Maria Stefania Piras, insegnante entusiasta e creativa, ha dato vita a una serie di racconti e fiabe pensate per bimbi dai 3 agli 8 anni: i suoi "alunni" le adorano e, se le adorano loro, come potremo non farlo noi? Da educatrice non potevo restare indifferente davanti a questa lettura, ma ora basta chiacchiere e conosciamo i nostri piccoli protagonisti...


TITOLO:
Enrico e l'extraterrestre

AUTORE:
Maria Stefania Piras

EDITORE:
Pedrazzi Editore

PAGINE: 32

PREZZO: 12,48€

GENERE:
letteratura per l'infanzia

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Trama:

Enrico e Matteo sono grandi amici, sognano di costruire un’astronave per fare il giro della terra e visitare nuovi mondi. Mentre disegnano il progetto ed immaginano di volare sulla loro navicella, fanno un incontro straordinario con un vero extraterrestre... e scoprono così un nuovo amico, che anche se viene da molto lontano sa farsi capire bene, sa ridere e giocare e vuol fare con loro il giro del mondo.

Da dove iniziare... è la prima volta che mi accingo a "recensire" un libro per bambini: non so proprio da dove iniziare. Vediamo, vediamo... sapete che vi dico? Non inizierò: parlerò a ruota libera delle mie sensazioni, di ciò che ho provato leggendo e cercherò di lasciar parlare la "bambina" che è in me per prima cosa per passare poi al mio lato adulto da "educatrice".
La me bambina direbbe questo: "Anch'io allora avevo amici extraterrestri! Ne ho avuti tanti.. alcuni parlavano una lingua strana, altri avevano 4 gambe e alcuni poi non mi guardavano mai... dormivano sempre eppure camminavano senza sbattere da nessuna parte... sono stata fortunata anch'io come Enrico e Matteo!"
Ho sempre pensato di aver avuto una infanzia diversa dalla maggior parte dei bambini, ho conosciuto la diversity molto presto e sono sicura che sia stata la mia fortuna più grande, non solo perché mi ha permesso di formarmi e decidere quale dovesse essere il mio lavoro ma anche perché mi ha permesso di conoscere e scoprire il mondo con occhi diversi.
Per chi non lo sapesse, il termine inglese diversity fa riferimento alla diversità in senso lato, molto più ampio del termine italiano e che personalmente preferisco.
Carino. Piacevole e soprattutto d'impatto. "Enrico e l'extraterrestre" di Maria Stefania Piras è un racconto, o meglio un breve albo illustrato vista la presenza di immagini e poche parole, che racconta, ai bambini e non solo, l'integrazione sociale: quante volte da bambini avete incontrato nuovi compagni di giochi o di classe? E' capitato a tutti nella vita! Io ricorderò sempre la folla che si era radunata davanti alla classe in cui si era trasferito un bimbo francese... nemmeno regalassero gelati! Tutti curiosi ad osservare... ad essere sincera non ho idea, ancora oggi, di che faccia avesse: per me era un bambino come tutti e non mi accalcai per "vederlo", era un semplice bambino... veniva dalla Francia e siccome ero sicura non fosse mio cugino non corsi a "conoscerlo", non volevo farlo sentire allo zoo. Erano le scuole elementari. Fu strano, veramente strano! In ogni caso la reazione, classica dei bambini è quella di corre a vedere perché appunto spesso l'altro è considerato "Alieno". In queste poche pagine e in poche parole l'autrice riesce a trattare con semplicità e dolcezza un argomento molto spesso ostico anche per i genitori: l'altro, con la sua cultura, la sua lingue e le sue idee... Racconta con chiarezza una storia di inclusione e diversità, di amicizia e di bontà, di creatività e sogni abbattendo, o meglio spiegando, uno stereotipo sempre attuale e molto forte...
"Enrico e l'extraterrestre" è un libro pensato e scritto per bambini che potrebbe insegnare molte cose anche agli adulti, prima fra tutti "guardare il mondo con gli occhi di un bambino": d'altro canto si sa, i bambini hanno una capacità di guardare il mondo ed accettare le novità straordinario... non dovremmo mai perdere questa capacità, se riuscissimo a evitarlo forse riusciremmo a superare tanti stereotipi ed "abbattere" la paura della diversity.

CONSIGLIATO: Si
VOTO:


Best Wishes ♥
Lu

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