Gli Intramontabili #30: "La luna e i falò" di Cesare Pavese



Benvenuti in questa nuova puntata de "Gli intramontabili" eccezionalmente di giovedì. Non siamo impazzite e non abbiamo sbagliato data, abbiamo semplicemente deciso di parlarvi oggi dell'ultimo romanzo di Cesare Pavese in onore della sua scomparsa avvenuta il 27 agosto 1950. Sono passati settant'anni ma il genio e le opere di questo scrittore ancora vengono studiate, ammirate e lette dagli studiosi e gli studenti di tutto il mondo. Perché abbiamo deciso di parlarne negli intramontabili? Molto semplice, è un grande classico della narrativa italiana del 900.


TITOLO:
La luna e i falò

AUTORE:
Cesare Pavese

EDITORE:
Einaudi

PAGINE:
212

PREZZO: 7,90€

GENERE: Narrativa

Link IBS

Trama:
Anguilla, all'indomani della Liberazione, torna al suo paese delle Langhe dopo molti anni trascorsi in America e, in compagnia dell'amico Nuto, ripercorre i luoghi dell'infanzia e dell'adolescenza in un viaggio nel tempo, alla ricerca di antiche e sofferte radici. Storia semplice e lirica insieme, costruita come un continuo andirivieni tra il piano del passato e quello del presente, La luna e i falò recupera i temi civili della guerra partigiana, la cospirazione antifascista, la lotta di Liberazione, e li lega a problematiche private – l'amicizia, la sensualità, la morte –, in un intreccio drammatico che conferma la totale inappartenenza dell'individuo rispetto al mondo e il suo triste destino di solitudine.

Che dire, un grande classico della letteratura italiana volto ad indagare la natura e la psiche umana nonché la crudeltà e la realtà della seconda guerra mondiale e gli effetti che questa provoca alla società e ai cittadini. Un storia reale e diretta volta a suscitare nel lettore un importante senso critico e di riflessione, sono infatti molteplice le tematiche che emergono dalla lettura: dalle tematiche più "scontate" quali la rappresentazione della guerra a quelle più profonde e celate come il turbamento dell'animo umano e la tragicità della vita, dall'infanzia tormentata al riscatto del sogno americano (sempre però arricchito di una tragica nostalgia di ciò che era e non sarà mai più). Il passare del tempo e la vita che scorre sembrano caratterizzare l' opera di Pavese nonostante la narrazione, ne la luna e i falò, non segua una linea temporale definita ma sia il frutto di flash back e ricordi di Anguilla o altri personaggi. Ciò riporta riporta alla luce anche l'attenzione a un grande tema, legato alla psiche umana: la memoria è volubile e modificabile. Molto spesso infatti i ricordi, stando allo scrittore, sono irreali ovvero privi di dettagli dolorosi e quindi agerati nel momento in cui la dura realtà si scontra con la memoria, ma non è tutto sono anche semplici da modificare e trasformare in ricordi negativa. Questo romanzo è in realtà ricco di simboli: è un po' come se l'intera opera fosse una grande metafora; la guerra viene si presentata ma non a scopo didattico e informativo, siamo di fronte a uno dei più grandi simboli di Pavese volto a ricordarci quanto il mondo sia dominato dalla distruzione e condannato alla tragedia.
Nonostante sia ricco di tematiche e simbolismo è una lettura piacevole e scorrevole, dal linguaggio semplice e ricca di discorsi diretti, nonostante non manchino le descrizioni chiare e precise: non sono serviti discorsi lunghi o articolati per far trasmettere, a Pavese, i suoi pensieri e i suoi turbamenti relativi alla vita grazie al suo stile narrativo coinvolgente, fatto di fatti e parole ed episodi semplici che arrivano dritti al cuore.

Best Wishes ♥
Lu

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