Recensione "L'uomo nero non esiste" di Simona De Cupis



Benvenuti cari lettori in questo nuovo appuntamento di Incontri Emergenti, una rubrica a cadenza settimanale in cui presenteremo nuovi autori e nuovi romanzi che per la prima volta si affacciano nel panorama letterario: siano essi autopubblicati o pubblicati da una casa editrice, più o meno famosa.
Vi ricordo che siamo sempre alla ricerca di novità nella speranza di trovare piccole perle nascoste agli occhi dei più ma meritevoli di attenzione e visibilità.
Questa settimana torniamo di lunedì con una nuova segnalazione accompagnata da una recensione, siete pronti?



TITOLO:
L'uomo nero non esiste

AUTORE: Simona De Cupis

EDITORE:
Independently published

PAGINE: 310

PREZZO : 10,91€

GENERE: Narrativa



Trama:

Anna tiene a bada il dolore di una violenza subita da bambina, adottando la tecnica della sua famiglia: l’oblio. L’eco dell’umiliazione subita per lei sarà l’Uomo Nero, senza un volto né un nome, che le ha rubato la pace. Sospesa tra il reale e l’immaginario, Anna fugge alla ricerca di storie e personaggi che le permetteranno di non soccombere alla sofferenza. La fuga però non le porta leggerezza, non la libera dal peso della ferita, che si riapre ogni volta che un uomo si affaccia nella sua vita. Stanca del sogno di scrivere, rinuncerà al suo lato magico, a cavalcare unicorni e a scorgere fate dietro ai fiori, prendendo decisioni “concrete e mature” per il suo futuro, mutilandosi però di ogni tipo di incanto. Tuttavia, sarà proprio l’intervento di un personaggio speciale che le consentirà di accogliere il ricordo di ciò che è stato. Avrà ogni risposta tranne una. Cosa definisce ciò che noi chiamiamo reale?

Questo è uno di quei libri che partono subito forte, questo addirittura dal titolo.. L'uomo nero non esiste. Parole pesanti come un macigno, pesanti esattamente come sono le conseguenze di un qualsiasi tipo di violenza. In questo storia Anna pensa di non riuscire più a vivere nella realtà perchè ogni volta che si affaccia a questa, arriva lui.. E da quel momento la sua mente vaga, vaga così tanto da andare oltre, ma non fino alla fine. Alexander arriverà, anche lui in modo pesante, ma che porta Anna a pensare. E' scritto bene, diretto e piacevole. Non fa giri di parole perchè la mente di chi subisce violenza, purtroppo, non fa giri, arriva al punto sempre, al punto dove fa più male. Purtroppo questa piaga della nostra società non credo, a malincuore, si risolverà presto. Leggete questo libro, con il cuore e la mente aperta.

CONSIGLIATO: Si

VOTO:



Best Wishes ♥
Deb

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