Gli Intramontabili #2: "Il Fu Mattia Pascal" di Luigi Pirandello



Benvenuti lettori a questo secondo incontro con “Gli Intramontabili”, quei libri del passato che continuano a farci sognare.
Per questa seconda puntata ho pensato di presentarvi un libro che tutti prima o poi avrete incontrato o dovrete incontrare: sto parlando del "Fu Mattia Pascal" di Luigi Pirandello, un classico del novecento italiano che da anni assilla gli studenti.
Restiamo quindi in Italia per questa volta affrontando forse uno di quei romanzi ambivalenti che contraddistinguono il panorama letterario italiano.
Difficilmente si resta indifferenti davanti a tale opera: o si ama o si odia. Io l'ho sempre amato.


TITOLO:
Il Fu Mattia Pascal

AUTORE:
Luigi Pirandello

EDITORE:
Oscar Mondadori

PAGINE: 255

PREZZO: 10€

GENERE: Romanzo d'analisi



TRAMA:

"Una delle poche, anzi forse la sola ch'io sapessi di certo era questa: che mi chiamavo Mattia Pascal". Ma anche la certezza del proprio nome doveva svanire ben presto nella vita del bibliotecario Mattia Pascal. A lui il caso ha dato una clamorosa possibilità: rinascere, azzerare il proprio passato e ricominciare una nuova vita. Moglie, suocera e amici lo riconoscono nel cadavere di un suicida e lo credono morto. Ricco, grazie a una vincita al gioco, può rifarsi una nuova vita e si inventa così il ruolo di Adriano Meis. Ma la libertà appena acquisita è in realtà una ferrea prigione: non è nessuno, non esiste, non ha una realtà sociale, è un "forestiere della vita". Nemmeno l'amore che prova per la dolce Adriana può aiutarlo (come può sposarsi?). L'unica soluzione è morire di nuovo: uccidere Adriano e far rinascere Mattia. La sua nuova identità ora è quella del fu Mattia Pascal: un morto-vivo che non può riprendere la vita di prima (la moglie si è risposata) e a cui non resta quindi che ritornare bibliotecario in un paese dove nessuno legge e andare di tanto in tanto a far visita alla propria tomba.

Il “Fu Mattia Pascal” di Luigi Pirandello può essere considerato il romanzo inaugurale del novecento letterario italiano: non tanto, come si potrebbe credere, perché pubblicato nel 1904 e quindi a inizio secolo, ma in quanto presenta moltissime novità che sconvolsero i canoni della narrativa naturalista ancora ben radicati in quel periodo.
Dominato dalla casualità e dalla sostanziale gratuità degli atti del protagonista, il libro scava in profondità negli ambiti della psiche e del destino, mettendo in luce l'illusorietà della presunzione dell'individuo che crede di poterle controllare e gestirle a suo piacimento ignorando la realtà stessa delle cose. In un vortice di ironia, risate, avvenimenti casuali, lotte contro le ingiustizie ed avventure il libro offre ottimi spunti di riflessione e approfondimento in quanto affronta tematiche estremamente attuali ricorrendo ai principi cardine della narrazione Pirandelliana quali l'ironia, la maschera, la casualità, il contrasto fra illusione e realtà, il sentimento di alienazione dell'uomo moderno e il relativismo psicologico del personaggio.
Anche se è scritto quindi ad inizio Novecento, la lettura del romanzo porta alla luce tematiche attuali e ricorrenti nella vita moderna come ad esempio il desidero di apparire o scomparire, la capacità di celarsi dietro a maschere costruite ad hoc per appartenere ad un certo tipo di società basti pensare a Mattia che sceglie di riappropriarsi della sua vita “trasformandosi” in qualcun altro studiato e pensato appositamente per costruirsi uno status sociale più elevato.
Di per se il romanzo presenta uno stile semplice, colloquiale e di immediata comprensione risultando una lettura molto scorrevole e a tratti persino piacevole e divertente. Non è un classico pesante e complesso, o meglio è complesso nelle tematiche affrontate ma non nel tipo di linguaggio: non sono presenti termini arcaici o strutture sintattiche estremamente lunghe o complesse. L’unica difficoltà potrebbe essere riscontrabile nell’utilizzo di alcuni vocaboli di origine dialettale magari inseriti proprio all’interno di una costruzione sintattica tipica di una certa zona d’Italia.
E’ un romanzo ricco di monologhi e dialoghi espressi con un lessico moderno, diretto ed essenziale e questo lo rende scorrevole e fluente. Inoltre, grazie alla capacità di Pirandello di trattare tematiche importanti con una sottile e leggera ironia, si rivela essere anche una lettura divertente, tanto da risultare a volte alche esilarante (basta pensare al finale e al dialogo tra Mattia e la suocera), e riflessiva.
Luigi Pirandello crea così, in poco più di 200 pagine, una struggente parabola sull'impossibilità di dar corso ai propri desideri e di realizzare la propria autentica vocazione senza tener presente ciò che ci circonda: questo capolavoro narrativo continua in ogni singola pagina a ricordarci che noi siamo incerti nel mondo e tutta questa incertezza trova apice in un senso di una terribile ed estenuata pietà.
Personalmente ho sempre amato questo autore e la sua capacità di presentarci la realtà in modo sottile e velato, costringendoci a riflettere e a considerare il nostro posto nel mondo e nella società: il “Fu Mattia Pascal” è l’opera che più apprezzo e che maggiormente mi è restata nel cuore.
Il testo è consigliato agli amanti dell’autore, a quelli della letteratura "classica" e a chi vuole avvicinarsi per la prima volta al genere letterario decadentista.


Best Wishes ♥
Lu

Commenti

  1. Ciao, sono Theresa Williams Dopo essere stato in relazione con Anderson per anni, ha rotto con me, ho fatto tutto il possibile per riportarlo indietro ma tutto era invano, lo volevo tanto indietro a causa dell'amore che ho per lui, L'ho pregato con tutto, ho fatto delle promesse ma lui ha rifiutato. Ho spiegato il mio problema alla mia amica e lei mi ha suggerito di contattare piuttosto un incantatore che potrebbe aiutarmi a lanciare un incantesimo per riportarlo indietro ma io sono il tipo che non ha mai creduto nell'incantesimo, non ho avuto altra scelta che provarlo, io ho spedito il mago dell'incantatore e lui mi ha detto che non c'era alcun problema che tutto andasse bene prima di tre giorni, che il mio ex tornasse da me prima di tre giorni, ha lanciato l'incantesimo e sorprendentemente nel secondo giorno, era intorno alle 16:00. Il mio ex mi ha chiamato, ero così sorpreso, ho risposto alla chiamata e tutto quello che ha detto è che era così dispiaciuto per tutto quello che è successo che voleva che tornassi da lui, che mi amasse così tanto. Ero così felice e sono andato da lui che è così che abbiamo iniziato a vivere felici insieme di nuovo. Da allora, ho promesso che chiunque conosca un problema di relazione, sarebbe di aiuto a tale persona riferendola all'unico e potente incantatore che mi ha aiutato con il mio problema. Sua e-mail: {drogunduspellcaster@gmail.com} puoi inviarlo via email se hai bisogno della sua assistenza nella tua relazione o in qualsiasi altro caso.
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