Gli Intramontabili #24: E.T l'Extraterrestre



Torna l'appuntamento con "Gli Intramontabili"
Anche questa settimana, come le scorse due, parleremo di film. In questo caso inizierò ponendo una domanda: chi crede negli alieni?


TITOLO:
E.T. l'Extraterrestre

CASA DI PRODUZIONE:
Amblin Entertainment, Universal Pictures

REGISTA:
Steven Spielberg

ANNO:
1982

DURATA: 115 min

GENERE:
Fantascienza, Drammatico

Trama:
Un'astronave proveniente da un pianeta alieno involontariamente dimentica sulla Terra uno dei membri della spedizione. Il piccolo alieno trova un amico in un bambino di dieci anni, Elliot, che lo scambia per uno strano animale, all'insaputa della madre. Elliot, insieme ai fratelli, cerca di aiutare l'extra-terrestre a rimettersi in contatto con i suoi simili.

Quando parliamo di E.T. non possiamo che pensare ad un vero e proprio piccolo ma grande miracolo. Un film che ha rapito il cuore di grandi e piccoli assieme. Cosa si può dire di E.T? Del piccolo extraterrestre che entra nella vita di Elliot? E.T. potrebbe rappresentare l'amico immaginario di ogni bambino, potrebbe essere il sogno che ognuno di noi una volta nella vita ha fatto, potrebbe essere la risposta alla domanda fatta all'inizio: chi crede negli alieni? O forse sarebbe meglio chiedersi: esistono gli alieni? Sicuramente E.T. è la forma migliore di un essere alieno, proveniente dallo spazio e diverso dal comune essere umano. Diverso da qualsiasi altro tipo di alieno raffigurato sul grande schermo fino a quel momento. E.T. è buono, innocente, che prova sentimenti ed emozioni per il suo amico umano. Si può dire che il mondo che Spielberg ha creato è un mondo in cui il buono viene creato dal legame che si crea fra il piccolo alieno e i bambini… infatti si può dire che il mondo di E.T. è un mondo in cui gli adulti non hanno spazio, e che quando vi irrompono lo fanno solo per "distruggere" quello che i bambini hanno costruito. Questo è chiaro dalla sequenza iniziale dell'abbandono del piccolo alieno sul nostro pianeta: tutto contribuisce a dipingere la scena di un tocco di favola, di irrealtà che va oltre a quel che di solito si vede in un film di fantascienza.
In tutto ciò l'uomo è il mostro che costringe la nave aliena al decollo e lasciare E.T. sulla Terra. L'uomo entra in scena chiassoso: l'auto che irrompe in primo piano, i fari, le torce che disturbano l'oscurità e il fastidioso rumore delle chiavi appese alla cintura di uno di loro. L'uomo è in netto contrasto con la bontà, sincerità e ingenuità dei bambini che riescono ad andare oltre al fatto che E.T. sia un alieno, un essere diverso da loro e potenzialmente pericoloso. Questo è il bello della magia che Spielberg è stato in grado di creare. Non c'è cattiveria nella mente buona di un bambino. E non c'è cattiveria nella piccola creatura che è stata lasciata indietro dalla sua famiglia… E nonostante l'immagine iniziale dell'alieno che Spielberg mostra sempre in contro luce per destare necessaria curiosità in chi osserva, E.T è stato creato in modo perfetto. Non fa paura, è una creatura sicuramente diversa dall'essere umano che in realtà fa nascere nello spettatore un sentimento di affetto. Il momento del saluto fra i bambini e il piccolo alieno è dolce e amaro. Finalmente E.T. si riunisce con la sua famiglia ma i bimbi perdono un amico importante. Elliot perde il suo migliore amico. L'insegnamento è chiaro: per andare avanti nella vita sono necessari diversi sacrifici, come quando si è obbligati a dire addio ad una persona a cui si vuole bene. Saper dire addio è una lezione che prima o poi ogni bambino deve imparare. Concludo dicendo che ho amato questo film… a partire dalla scelta degli attori, così semplici nella loro essenza, passando dalle musiche e finendo con i perfetti effetti speciali. Tutti almeno una volta nella vita, hanno voluto credere nell'esistenza del piccolo extraterrestre creato dal genio di Steven Spielberg.

via GIPHY


Best Wishes ♥
Gio

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