Double Review #3: Joker



Bentrovati lettori e lettrici e benvenuti nella terza puntata di “Double Review” una rubrica dedicata alle recensioni di libri, fan-fiction, film e serie tv.
Per la serie "a volte ritornano" siamo pronte a presentarvi una nuova recensione doppia dedicata ad un film, ancora nelle sale, di cui sentiremo parlare sicuramente a lungo... una magica follia vi attende!


Joker

di Todd Phillips

con:
Joaquin Phoenix, Robert De Niro, Bill Camp, Zazie Beetz, Brett Cullen, Frances Conroy, Glenn Fleshler

Paese: USA, 2019

Genere: biografico, drammatico, thriller

Durata: 122 minuti

Distribuzione: Warner Bross



Trama
Arthur Fleck vive con l'anziana madre in un palazzone fatiscente e sbarca il lunario facendo pubblicità per la strada travestito da clown, in attesa di avere il giusto materiale per realizzare il desiderio di fare il comico. La sua vita, però, è una tragedia: ignorato, calpestato, bullizzato, preso in giro da da chiunque, ha sviluppato un tic nervoso che lo fa ridere a sproposito incontrollabilmente, rendendolo inquietante e allontanando ulteriormente da lui ogni possibile relazione sociale. Ma un giorno Arthur non ce la fa più e reagisce violentemente, pistola alla mano.
•˜I pensieri di Lu

Ed eccomi qui, pronta a parlare o meglio sproloquiare di un film evento: attesto, desiderato, enfatizzato ed estremizzato. Le aspettative erano alte, decisamente alte eppure sono state soddisfatte pienamente; ad iniziare dall'interpretazione magistrale di Joaquin Phoenix che è riuscito a fondere in un solo corpo il genio folle di Jack Nicholson e la tragicità di Heath Ledger arricchendola con la sua creatività. Il risultato non poteva essere altro che fenomenale. Ci troviamo difronte ad un Joker malato che cerca di sopprimere e dominare la malattia mentale che lo affligge, ma in una società in cui chi vive ai margini della società, sia per cause economiche sia per malattia, viene considerato un rifiuto sopravvivere non è facile... soccombere o reagire? Ad Arthur, nome reale del Joker, la scelta è sembrata semplice. In una città allo sbando in cui i ricchi regnano e i poveri sono sempre più soli, un cambiamento sembra inevitabile... che sia corretto oppure no, poco importa. Una figura portata all'esasperazione da una società più malata della malattia mentale che lo affligge, una rappresentazione della follia magistrale. Mi ha turbata profondamente. Lo sentivo vicino, lo comprendevo, lo ascoltavo... Joaquin Phoenix ha rappresentato la sociopatia, il disturbo borderline, la sindrome pseudobulbare e l'esplosione emotiva che ne consegue in maniera magistrale: tutto ciò altro non è che una grande denuncia sociale. Molto spesso infatti non si accettano certe condizioni: ignorandole e pensando che ogni cosa possa risolversi si continua a vivere, ma senza i giusti percorsi e i giusti "trattamenti" le persone soffrono, così come Joker. Il campo della malattia mentale è difficile, ci lavoro e lo so bene, ma è affascinate e necessita di attenzioni precise e accurate: non tutta la malattia mentale è uguale e non tutti i percorsi funzionano allo stesso modo. Perché ricordate che alla base c'è sempre una persone e le persone, non sono mai la loro patologia
Detto questo Arthur è la perfezione: un personaggio complesso, portato all'esasperazione, sofferente, ricco di sfaccettature ed emozioni che non sa controllare e che nessuno sa riconoscere. Grida aiuto, ma è senza voce. Nessuno le sente o meglio lo ascolta. Se per anni non vieni ascoltato bhè prima o poi tic tac... esplodi. Il Joker è l'anti-eroe per eccellenza, il mio nemico di Batman preferito di sempre e vedere finalmente la sua storia, la sua origine, sul grande schermo è stata una vera emozione, non solo per la bravura di Phoenix ma anche per come è stata sviluppata la narrazione. Per non parlare del costume: il costume del Joker è meraviglioso.
Ho adorato il personaggio di Sophie Dumond, la dolce vicina di casa che riserva ad Arthur qualche sorriso e qualche gentilezza.
Ho odiato Thomas Wayne ma l'ho sempre odiato anche in Batman quindi non fa differenza.
In ogni caso cast eccezionale e personaggi ben caratterizzati anche quelli più piccoli. Stupendo Robert De Niro, nonostante compaia poco sullo schermo è incisivo e fondamentale.
Narrazione mai noiosa, rapida, scattante, ricca di colpi di scena e immagini forti. Il film è lungo, è vero, ma il tempo scorre senza che lo spettatore se ne accorga. Le musiche sono meravigliose e il personaggio di Joker è magnetico, ti attrae e non ti lascia più andare: il tempo scorre, la narrazione prosegue, Arthur evolve e tu con lui. Il cambiamento avviene gradualmente e nemmeno te ne accorgi... da vittima muta in qualcosa di differente. Criminale? Vigilante? Chi può dirlo... dipende chi scriverà la storia del Joker: il popolo o i ricchi di Gotham. Joker mi è piaciuto? Assolutamente si, soprattuto il suo trasporto emotivo. Assegno 5 su 5 e consiglio a tutti la visione per entrare un po' di più nel mondo della malattia mentale: un mondo da sempre emarginato, poco conosciuto e spesso stigmatizzato.

La cosa peggiore della malattia mentale è che tutti si aspettano che tu ti comporti come se non l'avessi



•˜I pensieri di Gio

Che cosa posso dire del Joker? Sono arrivata in sala pensando di non essere pronta a separarmi dal Joker di Heath Ledger. Ma tuttavia posso dire che è stato bello vedere il personaggio creato da Joaquin Phoenix, il quale è stato in grado di metterci un tipo diverso di follia. Il Joker di Ledger era più un genio del male, che sapeva quel che faceva e lo faceva dannatamente bene e con immensa malvagità. Il Joker di Phoenix invece è la dimostrazione di come la follia, inosservata e incurata, possa portare la persona più insospettabile a far cose tremende.
Dimostra come la società a volte non faccia il minimo sforzo per andare in contro alle esigenze di coloro che non sono in grado di prendersi cura di sé stessi. In un certo senso è difficile odiare il Joker di Phoenix, è difficile capire se la cosa giusta da fare sia odiare il criminale o amare la follia di un malato di mente che vuole aprire gli occhi a coloro che continuano a pendere dalle labbra di chi ha i soldi e il potere fra le mani.
Detto ciò… sono felice di dire che è stato fantastico. Scenografia pazzesca, attori esemplari, compresi i due detective decisamente poco scaltri, musiche perfette… Non sono stata in grado di togliere gli occhi dallo schermo dall'inizio alla fine. L'abilità di Joaquin Phoenix di interpretare il suo personaggio è esemplare, sia che si tratti dello sfortunato Arthur, sia che si tratti del Joker. Arthur è debole, invisibile agli occhi della gente, legato ad una madre che ha tanti problemi quanti ne ha lui, perso nelle sue fantasie che lo legano ad una ragazza che in realtà lo conosce solo perché vivono nello stesso palazzo. Joker è "forte", rinchiuso nella sua geniale follia… uccide perché vuole farlo, cerca di dar senso alle sue gesta ma fino a che punto è accettabile?
Non posso usare terminologie specifiche come Lu perché non sarei in grado di farlo, però posso sicuramente affermare che i temi affrontati in questo film toccano il cuore di chiunque. Lo consiglio? Assolutamente si. L'ho amato? Certo. Il mio voto è un meritato 5 su 5.


CONSIGLIATO: Si
VOTO: 5 su 5
Best Wishes ♥
Lu & Gio

Commenti

  1. Joker mi è piaciuto, me lo aspettavo diverso ma devo ammettere che non sono insoddisfatta

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    1. Particolare, ma sorprendente.. forse è proprio uno dei punti forti del film, non credi? :)

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