Recensione "Vivian: il destino di una vampira" di Valeria Dotto



Benvenuti all'ennesimo e consueto appuntamento con "incontri Emergenti". Siamo stati assenti per un po' ma torniamo con una piccola modifica, che i più attenti e assidui lettori avranno già visto, presentandovi una nuova lettura e un nuovo romanzo di una autrice emergente con tanto di recensione!
Preparatevi a leggere la recensione di "Vivian: il destino di una vampira" di Valeria Dotto


TITOLO:
Vivian: il destino di una vampira.

AUTORE:
Valeria Dotto

EDITORE:
Albatros

PAGINE: 288

PREZZO EBOOK: 20€

GENERE:
Horror e narrativa gotica

IBS!

Trama:

Shota Toshiyo è predestinato a diventare un abile cacciatore di vampiri, seguendo le orme del padre. La sua prima preda è un esemplare femminile di duecento anni. È un essere bellissimo, ritenuto crudele dal mondo, ma che non conosce l'atrocità del mondo stesso. Tra Vivian e Shota è amore a prima vista, così che quest'ultimo decide di schierarsi contro chi fino a ieri combatteva con lui, e soprattutto contro il volere del padre. Shota inizierà una guerra contro i più abili cacciatori del Giappone: i Kamiko. La storia di Vivian e Shota sembra impossibile, ostacolata da tutto e tutti, ma varrà la pena di viverla, non solo per loro... Lionel è un fantasma millenario. Il suo incontro con Misaki, una semplice studentessa, sembra portare indietro nel tempo il futuro degli anni tremila. Alla ricerca dell'amore ideale, lotteranno tutti contro le avversità di quel nuovo millennio. Riuscirà Lionel a sopportare il peso di una vita già finita?.

Per una volta i vampiri ed i fantasmi non sono i cattivi, temono il mondo e la sua corruzione.
Gli umani attaccano con ferocia e premeditazione mentre i vampiri del 2000 si nascondono.
I fantasmi non esistono, o almeno è quello che crede la maggior parte della popolazione del 3000: in realtà però uno c’è ma non è per nulla spaventoso... ma gli umani questo non lo sanno.
Da queste prime righe forse vi sembrerà tutto confuso e voi probabilmente lo sarete anche di più... come minimo vi starete chiedendo: “Ma in quale anno è ambientato questo libro? Questa è confusa più di noi!”
Tutte queste ipotesi sono più che legittime, in realtà mi spiace deludervi non sono confusa e so esattamente cosa dico: il romanzo è ambientano in parte nel 2000 e in parte nel 3000. Ebbene si, il romanzo segue la storia di 4 protagonisti differenti ed è ambientata in due epoche diverse. Durante la narrazione vengono portate avanti, con maestria, due storie in modo parallelo, caratterizzate da personaggi ed eventi diversi, senza però creare confusione al lettore. Ogni capitolo è dedicato ad un solo “periodo storico”. I capitoli, e di conseguenza le epoche, sono intervallati e così facendo lasciano il lettore in balia della suspence con un solo risultato: continuare a leggere!
Ammetto di aver impiegato più tempo del previsto, o meglio più giorni previsti, per terminare il libro ma ciò non è dovuto al romanzo, ero semplicemente in balia degli eventi e della vita mondana. Posso però dimostrarvi che lettura è piacevole, scorrevole, accattivante e coinvolgente in quanto la prima sera, di lettura, mi sono ritrovata a notte fonda senza nemmeno accorgermi del trascorre del tempo. Non sono molti i libri che ti travolgono e coinvolgono in questo modo... vorrei che fossero tutti così ma purtroppo non sempre accade.
Il romanzo è descritto in terza persona seguendo le vicende di un personaggio e poi di un altro; si seguono così molteplici punti di vista che rendono la lettura veloce e completa a 360°, vengono infatti descritti/presentati non solo i personaggi principali ma anche quelli secondari e di contorno.
I personaggi potrebbero essere i vostri vicini di casa, i vostri amici o perché no persino voi stessi. Sono semplici, normali, hanno pregi e difetti: non sono la rappresentazione della perfezione idilliaca (finalmente! Era ora che anche i personaggi di un libro avessero dei difetti, non potrò averli sempre e solo io ).
Lo stile, lo ammetto, è un po' acerbo ma è un libro di esordio di una ragazza giovane che deve ancora affinarlo, e come sappiamo questo muta con il passare del tempo anche negli scrittori già affermati, ma forse ciò è proprio un punto di forza. Il suo essere rapido e semplice rende il romanzo scorrevole e chiaro. I dialoghi ricordano le uscite con gli amici, sono semplici, diretti e spontanei. Un’atra componente che “spezza una lancia” in favore del romanzo è l’ambientazione, in parte magica e surreale in cui la luna e le rose sono protagoniste e in parte frenetica e quotidiana in cui la città regna sovrana, il tutto inserito nello sfondo di Fukuoka, in Giappone {abbiamo finalmente un’ambientazione differente dal solito, niente Portland, New York e cittadine americane varie…}.
All’interno del romanzo sono presenti richiami alla cultura giapponese, dall’architettura alla moda, dal cibo alle abitudini... per cui amanti del Giappone cosa fate ancora qui davanti alla mia recensione? Correte a leggerlo!
Non posso dire nulla sul finale, rischierei di rivelarvi ogni cosa… posso solo affermare che è stata la scelta giusta: un finale non convenzionale, che non teme le reazioni dei lettori.
E’ un libro consigliato agli amanti del genere, a coloro che cercano una storia differente in cui i vampiri non sono i cattivi ma sono isolati e al sicuro, incontaminati dall’uomo, e a chi vuole una storia d’amore e d’amicizia in cui la lealtà e la giustizia sono fondamentali. Inoltre mi sento di consigliare la lettura ad un pubblico non troppo giovane anche se effettivamente non so se questa fosse la scelta dell’autrice.
Direi più o meno da 15/16 anni in su, in quanto ritengo che alcune scene o meglio alcuni eventi/scelte possano essere fraintesi facilmente.
"Io non vivo. Esisto soltanto”.


CONSIGLIATO: Si
VOTO:


Best Wishes ♥
Lu

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