Recensione "It - capitolo 2" di Andrés Muschietti


E' giunto il momento di presentarvi una nuova recensione di un film attualmente al cinema, che sicuramente nei prossimi mesi sarà discusso e al centro dell'attenzione di molti "incubi".
Pennywise, è tornato! Preparatevi a tornare a Derry in compagnia del club dei perdenti per provare una nuova dose di paura... King torna al cinema con il suo personaggio più amato (o forse odiato?) di sempre: il Clown Danzante è tornato!


It - Capitolo 2

di Andrés Muschietti

con: Bill Skarsgård, Jessica Chastain, James McAvoy, Jess Weixler, Bill Hader, Jay Ryan, Isaiah Mustafa, Will Beinbrink, Xavier Dolan, Teach Grant Paese: USA


Paese: Stati Uniti, 2019

Genere: Horror

Durata: 169 minuti

Distribuzione: Warner Bros.



Trama
Il male risorge a Derry, dopo 27 anni. IT è tornato! Un ormai adulto Mike richiama i membri del Club dei Perdenti a Derry: basandosi su diversi elementi in alcuni efferati recenti omicidi, è sicuro che ormai Pennywise sia tornato a colpire. E' il momento di mantenere la promessa. Pur con un ricordo confuso del passato, Bill, Richie, Eddie, Ben, Stanley e Beverly rispondono al richiamo lasciandosi momentaneamente alle spalle le proprie vite lontane... affrontarlo non sarà facile, è passato troppo tempo dall'ultima volta. Che il segreto per affrontare IT si celi nei differenti legami che tutti i Perdenti hanno mantenuto, volenti o nolenti, con l'insopportabile Derry e le loro infanzie?

"I Love Derry!"
Preparatevi a tornare a Derry, la città maledetta in cui il male regna sovrano... Tutto sembra tranquillo... ma sono passati 27 anni e lui si sa, ama tornare. Se odiate i Clown state lontana da Derry, la città maledettà d'America in cui il Clown danzante ama "banchettare".
IT è tornato, più affamato e crudele che mai... è il momento di tornare a casa e rispettare la promessa.
Per il club dei perdenti, oramai adulti è il momento di riaffrontare le proprie paure che il tempo aveva quasi cancellato: i ricordi erano svaniti, poche cose restavano nella memoria di chi Lo aveva incontrato. Era però giunto il momento di ricordare.

Stephen King torna al cinema con il suo personaggio più famoso, allegoria delle paure infantili e della psiche umana in una società corrotta e superficiale: sono infatti affrontate, in modo trasversale, diverse tematiche sociali importanti dall'omosessualità alla diversità.
it non è quindi un semplice horror, è qualcosa di più: risulta a tratti una narrazione di formazione. Basti pensare alla crescita che i protagonisti affrontano: non solo diventano adulti ma devono ritrovare la loro parte "infantile" per poter affrontare il male che divora la città di Derry. E' importante crescere, ma per restare veri è importante mantenere una piccola parte del bambino che è in noi, come se la nostra parte giovanile fosse l'unica cosa che può salvarci... a volte ragionare come i bambini è l'unico modo per trovare una soluzione.
It ci ricorda che davanti alle difficoltà e alla paure è importante agire: respira, ragiona e ricordati che la paura non è reale... è irrazionale ed è necessario affrontarla e reagire.
In una pellicola di quasi tre ore gli spunti di riflessione sono molteplici, ci potremmo soffermare su ogni inquadratura e ogni parola ma questo non spetta a me, è una cosa personale che ognuno di voi dovrà affrontare durante la visione.
Scusa, hai detto tre ore?
Ebbene si.
Il film risulta essere abbastanza lungo sulla carta ma durante la visione nessuno si accorge dello scorrere del tempo: è veloce, dinamico, ricco di colpi di scena e mai noioso... per chi non lo sapesse, generalmente trovo i film horror parecchio noiosi e infantili.
Questo secondo capitolo è decisamente più adulto del primo, gioca con la psiche dello spettatore in modo differente: ciò che spaventa è il ricordo di ciò che è stato e che potrebbe tornare. Una sorta di cerchio dell'inferno Dantesco, dannati per l'eternità a rivivere gli incubi del passato. Non mancano le parti splatter abbastanza disgustose, personalmente avrebbero potuto evitarle ma non sarebbe stato un film Horror classico. Proprio come i classici film horror, un applauso alla colonna sonora, mai eccessiva e abbastanza delicata: finalmente l'attenzione era posta, per una volta, sulla storia e non sulle musiche e i rumori assordanti volti a spaventare eccessivamente lo spettatore anche in momenti apparentemente tranquilli. Sinceramente basta la faccia di Pennywise a spaventarci, non serve altro.
Non temente, non mancano le scene da salto sulla poltrona ma sono ben dosate e soprattuto dotate di un senso logico. Non mancano inoltre le parti "divertenti", a loro modo: la tensione scende, lo spettare si rilassa, magari con una bella risata... inconsapevole di ciò che potrebbe aspettarlo o meno. Era tanto tempo che non ridevo così di cuore al cinema.
Ho riso, ho pianto, ho urlato... ho provato davvero moltissime emozioni, non solo la paura e credo che questo sia un valore aggiunto importante.
Cast fenomenale! James McAvoy è un Bill adulto perfetto, le emozioni e la rabbia provata per It ti colpiscono come un fiume in piena.
Bill Skarsgård è un It fenomenale, anche nei momenti in cui apparentemente non fa nulla.. la sua espressione vale più di mille parole e di mille trucchi, certo meno spaventoso nell'aspetto di It degli anni 90 ma l'aspetto non è tutto.
Ben sarà per sempre il mio personaggio preferito, da bambino o da adulto poco mi importa... Jay Ryan è un Ben decisamente sopra le aspettative, non me lo aspettavo: anche da adulto resta il collante del gruppo, non sarà mai il leader ma non gli importa.
Ritchie, Mike, Stan, Beverly ed Eddy... nulla da dire, non posso dire niente: semplicemente attori perfetti.
La cosa fenomenale è la somiglianza del cast scelto per questo secondo capitolo con i bambini del primo: sembrano veramente i giovani attori cresciuti... Chapeau a chi ha scelto il cast!
Certo, ci sono anche cose che non mi hanno convinta: prima tra tutte il finale che, oltre ad avermi strappato il cuore, mi ha lasciata confusa e perplessa... esistono veramente i lieto fine? Sono giorni che non riesco a togliermi questa domanda dalla testa. Chi ha visto il film può capire la mia perplessità. E' un finale accettabile, anzi molti lo avranno amato, ma mi sono rimasti alcuni punti interrogativi.
Inoltre ci sono diverse differenze dal romanzo o dal vecchio It non pensate di vedere una copia, è un adattamento nuovo e differente a partire dagli anni in cui è ambientato: non più anni 50 e 80, ma anni 80 e 2010. I riferimenti alla società e alla cultura sono diversi, più attuali e più vicini a noi: questo può piacere oppure no. Personalmente l'ho trovata una scelta valida per avvicinare lo spettatore alla storia ma un po' meno per la affidabilità al romanzo, credo che spostandolo di alcuni anni forse qualche elemento chiave si perde ma nel complesso è decisamente accettabile, quasi piacevole. Forse guardarli in serie in una mega maratona potrebbe darci una visione complessiva differente: nonostante tra il primo e il secondo non si senta lo stacco, il secondo capitolo inizia esattamente dove termina il primo.
Lo consiglio? Ni. E' consigliato a chi ama King e vuole vedere qualcosa di diverso, uno sviluppo adulto e riflessivo. E' sconsigliato a chi ama King e non accetta nessun tipo di cambio o a chi proprio non digerisce gli horror e i Clown. Se avete visto il film, lasciate un commento con le vostre idee, siamo veramente curiose di sapere quali emozioni ha trasmesso in voi un film così controverso!

CONSIGLIATO: Ni
VOTO:
Best Wishes ♥
Lu

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