E' domenica Calcare#2: "Dimentica il mio nome" di Zerocalcare


Benvenuti cari lettori! Come state?
Siamo tornate con una nuova recensione e una puntata di "E' domenica Calcare!" Una recensione che doveva in realtà essere pronta diversi mesi fa e invece scrivi, correggi, rimanda... insomma il solito deliro mentale!
Ma ora eccoci qui a presentarvela senza troppi problemi, si spera almeno...
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Sguardo accusatorio dell'armadillo


Ricordiamo come nasce "E' domenica Calcare!" A farla breve nasce dalla mia passione per i suoi fumetti alimentata dai cartoni su Ig in periodo pandemia e da una serie "de p**** mentali"!
Una nuova rubrica a cadenza casuale , se vabbè talmente casuale che si chiama "E'domenica Calcare" faremo finta di crederci vabbè, così per non demoralizzarti... ti picae la cosa? - Grazie cervello, tu si che alzi la mia autostima , in cui presenteremo, recensiremo e analizzaremo le storie di Zerocalcare nella speranza di trovare non solo riscontro in voi ma anche di poter lanciare spunti di riflessione importanti e interessanti: per chi non lo sapesse Zerocalcare dubito qualcuno non lo conosca ma mai dire mai è un fumettista italiano. Si dai, quello dei fumetti sulla pandemia su Ig e la serie tv Netflix... Ma ora veniamo alla prima recensione... dopo secoli che non ne scrivo una "reale" è il momento di rimediare e programmare un pò di post consistenti. Vabbè dai si fa per dire...


TITOLO:
Dimentica il mio nome

AUTORE:
Zerocalcare

EDITORE:
BAO

PAGINE: 235

PREZZO: 18€

GENERE:
Narrativa a fumetti

Link all'acquisto!

Trama:
Quando l'ultimo pezzo della sua infanzia se ne va, Zerocalcare scopre cose sulla propria famiglia che non aveva mai neanche lontanamente sospettato. Diviso tra il rassicurante torpore dell'innocenza giovanile e l'incapacità di sfuggire al controllo sempre più opprimente della società, dovrà capire da dove viene veramente, prima di rendersi conto di dove sta andando. A metà tra fatti realmente accaduti e invenzione.

Ed eccomi qui, pronta ad iniziare una nuova recensione... scrivere una recensione di Zerocalcare non è mai semplice! Da dove partire? Perchè è sempre così complesso? Perdonerete i miei iniziali vaneggiamenti, spero.
In questo quinto libro Zerocalcare parla della sua famiglia e del passaggio all'età adulta: quando diventiamo veramente adulti e soprattutto quando accade siamo veramente pronti?
Partendo da questi due assunti, che non troveranno risposta, Zerocalcare si addentra in un mondo magico, metafora della vita, narrando la storia della sua famiglia arricchendola con elementi fantasy in grado di mantenere il legame con la propria "infanzia" per non creare mai un vero e proprio distacco tra il noi bambino e il noi adulto: è come se il personaggio della "volpe" potesse eplicitare tutto ciò che è avvenuto nel passato. E' un personaggio mistico e magico che, come una figura totem, è in grado di guidarlo attraverso un passato misterioso (ai più piccoli il mondo adulto risulta sempre essere un mistero) e aiutarlo a comprendere ciò che è stato fornendo una spiegazione comoda, come spesso viene fornita ai più piccoli, in grado di dare risposte senza fornire troppi dettagli... un pò come quando muore il cane e i genitori ti dicono "è scappato con una cagnolina", lo accettiamo ma dentro di noi sappiamo benissimo che il cane in realtà è morto. Ma accettarlo è più semplice così come lo è fornire quella spiegazione
Seguendo questo filone ideologico la narrazione prende piede appraversando il passato della nonna di Zero nel giorno del suo funerale: la storia inizia con la morte dell'amata nonnina... il mondo crolla, il bambino di nonna non c'è più, è giunto il momento di crescere e di conoscere la verità. Se avete perso qualcuno nella vita saprete che il momento che intercorre tra la morte e il funerale è uno dei momenti più complessi: il lutto da elaborare, le cose da riordinare, il funerale da organizzare, i parenti sconosciuti che ti telefonano per farti le condoglianze, amici di famiglia mai visti prima che passano a dare "l'ultimo saluto" e tu fissi il tempo che scorre chiedendoti "chissà quante cose non so della mia famiglia" o "e tu chi sei?" ed ecco che affiora la volpe, qualcuno che ti racconta aneddoti sulla vita del tuo caro che non hai mai saputo, un modo per ricordarlo e stargli vicino.
Ed ecco che una parte di te cresce e scopre aneddoti nuovi, mette sulle spalle il dolore e inizia ad ascoltare, annuendo e ringraziando: non importa quanti anni tu abbia, in qual momento sarai sempre più grande di quello che dovresti essere... è il piccolo mattoncino dell'età adulta, un mattoncino che piano piano raccoglierà altri mattoncini e diventerà sempre più grande.
Narrare il dolore e la scomparsa non è mai semplice, nemmeno all'interno di un romanzo dove le parole evocative sono in grado di emozionare e riempire pagine su pagine... eppure empatizzare è complesso. Bene, Zerocalcare, secondo il mio modesto parere, è riuscito, in quest'opera, a trasmettere tutto questo: cosa si prova quando qualcuno ci lascia? Quando cresciamo e tutto ci sembra crollare? Quando diventiamo noi quelli grandi? Non sono emozioni semplici da trasmettere e comprende, ma in queste tavole, complici anche disegni accurati ed evocativi, tutto ciò appare chiaramente. Come in ogni fumetto io ero Zero, io che in pochi anni ho perso tutti i miei nonni, ho perso amici e persone a me care ho ritrovato la mia mente in quelle pagine, i miei dolori e i miei pesi sul cuore. Certo non è una storia che fa sorridere, è una storia nostalgica, emotivamente complessa e pesante come il tema che sta trattando ma narrata con dolcezza, scorrevolezza, tanta empatia e la giusta dose di leggera ironia, che in certi momenti più essere la svolta.
Non è un libro da leggere se si cerca spensieratezza, ma piò essere un'ottima lettura per aiutarvi a superare momenti bui o per riflettere su essi: un lutto, un periodo no della vostra vita, un periodo pieno di ansia da cambiamento...
Se c'è una cosa che Zerocalcare sa fare è parlare al cuore, come se disegnare fosse il suo superpotere per rilassare gli animi. E' diventata una delle mie letture di confort nei momenti complessi, e la lettura è anche questo non trovate?
Lo stile è inconfondibile, i disegni sempre impeccabili e i personaggi sono la vera perla: la mamma di Zerocalcare si è rivelato essere un personaggio davvero forte ed interessante, come un pò tutte le mamme dovrebbere essere.
Continuo ad adorare il binomio Zero-Secco, l'uno il contrario dell'altro ma entrambi la faccia di una sola medaglia: una amicizia indissolubile nonchè la rappresentazione di quello che ognuno di noi vive duranre la propria vita.. siamo tutti un pò Zero, un pò Secco e un pò Armadillo, che ancora una volta resta il mio preferito e vi confesso che forse anch'io ho con me un Armadillo tutti i giorni.
Concludo ricordando che non siamo davanti a una raccolta di tavole, come poteva essere "Niente di nuovo sul fronte di Rebibbia" ma è un vero e proprio libro, con un inizo e una fine come "La profezia dell'armadillo" di cui vi parleremo in una delle prossime domeniche. Se lo avete letto e volete lasciare qualche commento molto volentieri!


CONSIGLIATO: Si
VOTO:


Best Wishes ♥
Lu

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