Social Theme...#2: "Oh Boy" di Marie-Aude Murail
Benvenuti lettori e lettrici!
Siamo orgogliose di presentarvi una nuova rubrica, a cadenza casuale, dedicata ai libri, ai film e alle serie tv che riguardano tematiche sociali quali ad esempio la disabilità, il disagio sociale, la psicologia, l'uso di sostanze psicotrope, la comunità LGBT ecc... .
Questa rubrica sarà quindi dedicata a tutti quelle narrazioni spesso ritenute "scomode" perché trattano argomenti, sociali, di cui ancora oggi si preferisce non parlare... tematiche poco conosciute e ricche di pregiudizi: è la rubrica più attuale di tutto il blog.
Vi presenteremo quindi una serie di narrazioni che potremmo volendo definire di "formazione": è giusto aprire gli occhi.
La realtà è formata da tanti sfondi possibili e meravigliosi. Crediamo che sia importante entrare in contatto con la realtà che ci circonda conoscendola e comprendendola, limitando così processi di esclusione; perché ricordate che la diversity è una possibilità, non una condanna.
TITOLO:
Oh Boy
AUTORE: Murail Marie-Aude
EDITORE: Giunti Editore
PAGINE: 190
PREZZO: 12€
GENERE: Narrativa contemporanea TramaI Morlevent sono tre: un maschio e due femmine. Orfani da poche ore. Hanno giurato di non separarsi mai. Siméon Morlevent, 14 anni. Smilzo per non dire emaciato. Occhi marroni. Segni particolari: superdotato intellettualmente, si accinge a preparare la maturità. Morgane Morlevent, 8 anni. Occhi marroni. Orecchie a sventola. Prima della classe e molto attaccata al fratello. Segni particolari: gli adulti si dimenticano sempre di lei. Sempre. Venise Morlevent, 5 anni. Occhi blu, capelli biondi, uno zuccherino. La bambina che tutti sognano. Segni particolari: fa vivere delle torride storie d'amore alle sue Barbie. I tre Morlevent non hanno nessuna intenzione di affidare il loro futuro alla prima assistente sociale che passa. Il loro obiettivo è lasciare l'orfanotrofio dove sono stati parcheggiati e trovare una famiglia. Al momento, solo due persone potrebbero accettare di adottarli. Per delle ottime ragioni. Per delle tremende ragioni. Una delle due non brilla per simpatia, l'altro è irresponsabile e... ah, in più si detestano.
I MIEI PENSIERI IN BREVE
Sono lieta di potervi finalmente parlare di una piccola perla che avevo adocchiato in biblioteca qualche tempo fa ma anche ancora non avevo avuto la possibilità di leggere, sfortunatamente.
"Oh Boy" è un romanzo complesso, non per lo stile di scrittura piacevole e leggero ma per le tematiche che affronta: tematiche sociali ricche di carica emotiva in grado di coinvolgere e travolgere il lettore.
Ho amato ogni singola riga di ogni singola pagina di questo romanzo e non solo per le tematiche affrontate ma anche per la semplicità e la schiettezza con cui l'autrice riesce a passare da un argomento a un altro senza tralasciare nessun dettaglio importante facendoli intrecciare tra loro con estrema maestria.
Divertente, ironico, a tratti quasi esasperato "Oh Boy" si rivela una lettura interessante ed intrigante, ricca di personaggi irriverenti e adorabili: sono talmente ben caratterizzati che non si può far altro che amarli con i loro pregi e i loro innumerevoli difetti.
Ci sono romanzi talmente tanto pensati per trattare determinati argomenti da risultare quasi manualistici: pesanti, lenti, dettagliati e facilmente dimenticabili... bene, non è il caso di questo romanzo. Marie Aude Murail, scrittrice francese classe 1954, riesce a trattare argomenti pesanti come l'adozione, la malattia, la morte e l'omosessualità con estrema facilità e cautela: mai banale, mai pesante, mai scontato e nemmeno lento "Oh Boy" catapulta il lettore in una Parigi un po' "bigotta" ed estremamente stereotipata dove le apparenze spesso contano più della vera natura delle persone. Un luogo in cui un ragazzo omosessuale, giovane, disoccupato, amante della vita ed estremamente buono e sincero risulta essere spesso, colui da cui è necessario stare lontani.
Ho amato il personaggio di Bart. Ben caratterizzato, strutturato e dalla psicologia complessa e articolata: le paure, le idee e la pressione sociale influiscono sulle persone tanto da schiacciarle e a renderle convinte di ciò che non sono... questo Bart lo dimostra in ogni pagina ed è solo grazie ad alcuni piccoli amici che riuscirà a superare ogni ostacolo ed uscire dagli stereotipi in cui lui stesso è rinchiuso senza accorgersene. L'empatia che traspare da questo personaggio è straordinaria: apriamo gli occhi e prima di parlare pensiamo a cosa stiamo per dire e a chi!
Mi sento di inserire questo romanzo tra quelli di formazione in quanto i personaggi, tutti, subiscono una crescita importante durante l'intera opera: non solo crescono dal punto di vista dell'età ma crescono come persone, affrontano infatti difficoltà senza mai scoraggiarsi.
Credo che "Oh Boy" prima di un semplice libro sia un inno a vivere al meglio quello che abbiamo e trovare dentro di noi la forza per cambiare. Con semplicità l'autrice, tra le righe, ci ricorda tutto questo: siamo noi a decidere il nostro destino, chi siamo e che non dobbiamo lasciare a nessuno la possibilità di decidere al posto nostro chi dobbiamo essere nonostante a volte alcune scelte siano obbligate, noi siamo liberi.
Ho stranamente apprezzato anche la figura dell'assistente sociale, meno inquadrata di altri personaggi e più sensibile ai bisogni dei piccoli protagonisti... una versione interessante degli assistenti sociali, diciamo così.
Lo stile è molto semplice e frizzante in quanto, ci tengo a precisare, è una lettura pensata per ragazzi preadolescenti: lo stile non può quindi essere pesante o noioso visti anche gli argomenti trattati. E' necessario che lo stile sia accattivante e fresco per poter tenere i giovani lettori attaccati alle pagine in compagnia di tematiche sociale importanti. Nonostante tutto non è un semplice libro per ragazzi, ma è qualcosa di più. E' una lettura che mi sento di consigliare anche ad un pubblico più adulto e, se siete insegnati, educatori, professori, lavorate nel sociale o siete semplicemente genitori, non fatevelo scappare e perché no, fatelo conoscere ai vostri ragazzi.
Senza alcun dubbio si è rivelata una lettura ricca di spunti interessanti per moltissime riflessioni e confronti con il mondo e la realtà in cui viviamo tanto da chiedermi, in un certo punto del romanzo, "cosa avresti fatto tu? Che decisione avresti preso?
Best Wishes ♥
Lu
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