Review Tour " Inanna" di Emanuela A. Imineo

Buonasera cari lettori e care lettrici!
Dopo avervi presentato diversi Review Party di questa casa editrice è il momento di tornare con un nuova recensione...

Grazie alla ODE Edizioni ho avuto la possibilità non solo di partecipare a questo Review Party ma anche di leggere in anteprima "Inanna" di Emanuela A. Imineo, lettura tenuta per il periodo di Halloween viste le premesse horror gotiche...
Chiedo scusa per il ritardo, si sono verificati alcuni inconvenienti come sempre ultimamente ma non potevo non parlarvene:meglio tardi che mai no?
Come sempre l'ebook è incluso nell’abbonamento Kindle Unlimited su amazon, se avete l'abbonamento approfittatene assolutamente! Se non avete l'abbonamento non fatevelo sfuggire comunque soprattuto se amate la mitologia!


TITOLO:
Inanna

AUTORE:
Emanuela A. Imineo

EDITORE:
Ode Edizioni

PAGINE: 220

PREZZO: 2,99€

GENERE:
horror
Il Link all'acquisto!

Trama:
Inanna è Dea della natura e della bellezza, regina dei Cieli e della Terra. È sorella di Ereshkigal che, invece, non è più nulla. Inanna proverà a discendere negli Inferi per salvarla, perché Ereshkigal è diventata Dea oscura, relegata nel Kurnugi, il Paese del non ritorno. Inanna dovrà lasciare sette cose di sé in ogni livello infernale che attraverserà per raggiungere la regina delle tenebre. La disperazione senza fine dei dannati graffia via il meglio di chiunque la attraversi. Cosa resterà di lei?
Inanna è una rivisitazione in chiave horror del poema sumero “La Discesa di Inanna negli Inferi”.
Due sorelle, un’ombra e il dolore di dover vivere.

Aiuto.
Chiaramente questo "aiuto" è dotato di una connotazione positiva, essendo una lettura che ho svolto nel periodo di Halloween spaventi, senzaioni forti e e visioni un pò crude e suggestive si rivelano essere sicuramente un punto di forza: si perchè "Ineanna" non è una lettura leggera.
Non è una lettura per tutti per i seguenti motivi:
- è cruda
- è diretta
- è ricca di torture
- è ambientata negli inferi
- è caratterizzata da rimandi a una mitologia decisamente sconosciuta (che avrebbe immaginato che esistesse la mitologia sumera? Io no di certo) che ti portano a volerne sapere sempre di più o, nel peggiore dei casi, alla confusione
Quindi se queste cose non rientrano nelle vostre "attitudini" lasciate perdere: se la visione del sangue o delle torture vi fa "star male" fermatevi e leggete la recensione che posteremo domani... se invece tutte queste cose non vi infastidiscono e magari vi incuriosiscono anche allora potete continuare a leggere e ad eddentrarvi in un mito ai più sconosciuto: un mito fatto di dolore e tradimenti, di amore e odio, di delusione e inganni, di sofferenza, di prove e di tormenti... preparatevi a conoscere il poema sumerico "la discesa di Inanna negli inferi" in questa rivisitazione horror gotica tutta italiana arricchita di alcuni elementi "originali" dettati dalla cosiddetta "licenza poetica": ebbene sì, rispetto al mito c'è un arrichimento relativo soprattutto alla delineazione dei personaggi. Alle divinità viene dato spessore, viene conferito un aspetto "umano" ricco di pregie e difetti: la figura viene costruita e delineata come un vero e proprio personaggio di un romanzo a tutto tuttondo. Noi conosciamo le divinità, ci rapportiamo a loro e empatiziamo con loro per tutta la lettura, o per lo meno, per tutto il tempo che restano sulla scena.
Ci troviamo quindi difonte ad una rivisitazione a tutto tondo, quasi una sorta di retelling dell'intero mito nonostante l'idea di fondo resti la stessa: il viaggio, il tormento, l'amore... restano i fulcri sul quale ruota la vicenda che si arricchisce però di scene ed eventi importanti, quasi come se l'autrice volesse guidarci alla scoperta di una mitologia sconosciuta alimentando la nostra curiosità dai dettagli: saranno aspetti reali o interpretati?
Difficile scindere le due cose: gli elementi mitologici si fondano alla perfezione con l'immaginario dell'autrice conferendo al romanzo toni onirigici, epici e sognanti tipici del mito: un romanzo ben scritto e strutturato, in cui la dannazione dei personaggi emerge dirompente travolgendo il lettore e spingendolo sempre più giù negli "inferi" della lettura.
La lettura scorre, lo stile è crudo e diretto ma nel contempo piacevole e mai noioso, a tratti crudo e forse troppo esplicito per i deboli di cuore o di stomaco ma senza dubbio evocativo e penetrante.
Nel complesso si è quindi rivelata una lettura interessante, stimolante e originale in quanto a me la mitologia sumera era del tutto sconosciuta, e se ci seguite da un pò saprete che in realtà la mitologia è una delle mie passioni, scorrevole e intrigante. Decisamente un romanzo ben riuscito, peccato non poterne sapere di più essendo autoconclusivo.

CONSIGLIATO: Sì ma olo a chi "non è debole di cuore"
VOTO:


Best Wishes ♥
Lu

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